
I livornesi Lucchesi e Mori, cresciuti nel Granducato, in campo nella sfida di PRO14 giocata venerdì al ‘Monigo’. Successo delle Zebre sul Benetton.
22/08/2020
È uscito il libro di 100 pagine sulla storia dei Lions. L’opera può essere ritirata in segreteria.
26/08/2020La classica partita di fine stagione, disputata senza veri stimoli di classifica e senza feroci tensioni. Uno di quegli impegni che assomigliano tanto ad un festoso ultimo giorno di scuola, quando i giochi sono fatti e la pagella è già virtualmente stilata. Eppure la gara del 15 aprile 2018, valida per la 14° ed ultima giornata del torneo di C1, girone F, 2017/18, a Pontassieve, tra i locali del Sieci ed i Lions Amaranto Livorno, ha segnato una serie di eventi – sportivamente parlando – ‘storici’ per la formazione labronica. Quell’incontro si chiuse sul punteggio di 45-12 (sette mete a due) per i livornesi: i Lions ottenendo il massimo della posta salirono a quota 51 punti in graduatoria. In tutto, in quella annata, per gli amaranto, brillante ruolino di 9 successi, 2 pareggi e 3 sconfitte e seconda piazza alle spalle dell’imbattuta CUS Siena, che peraltro, dopo i morbidi spareggi playoff con i sardi del Sinnai, salì in B. Quella giocata con il Sieci (ultimo e retrocesso in C2) è stata l’ultima partita per i Leoni con la guida tecnica di Marco Milianti, l’allenatore-giocatore classe ’81, capace, in tre stagioni, di far crescere non poco tutta la squadra (al suo attivo anche il secondo posto nella stagione 2015/16, quando a far festa per il salto di categoria fu il Viterbo, inserito in quella occasione nel girone di C1 delle toscane). A Sieci si registrò l’ultima partita in carriera dell’ala classe ’76 Antonio Masciullo, che per raggiunto limiti di età ‘è stato costretto’ poi, per le ben note ferree regole in merito (a 42 anni non si può essere tesserati per partite dei campionati federali), ad appendere le scarpette al chiodo (il trequarti ora si limita a giocare, con la rappresentativa dei ‘Rinocerotti’, il torneo amatoriale Old). Quella gara effettuata alle porte di Firenze consentì di aprire una striscia di (complessive) 16 affermazioni consecutive (nel conteggio ovviamente le 14 vittorie su 14 partite andate in scena nel trionfale campionato 2018/19, finito con la promozione in B). Una serie di successi interrotta solo il 27 ottobre 2019, quando, in modo rocambolesco, i Lions, nella seconda giornata di B, girone 2, hanno perso in casa con il Modena 22-32. Ed è significativo che a Sieci, in quel lontano 15 aprile 2018, giocarono gli interi ottanta minuti, oltre a Masciullo, anche l’avanti Maurizio Sarno, classe ‘89 ed il mediano Andrea Siviero, classe ’87, due personaggi legati a doppio filo ai Lions. Due giocatori ultratrentenni, che fanno parte del nucleo storico della rosa. Due giocatori preziosi, protagonisti in prima squadra già nelle stagioni 2008/09, 09/10 e 10/11, nei primi tre anni vissuti dai Lions in B. Sarno (tra i primissimi tesserati amaranto in senso assoluto, quando nella stagione 99/00 era in under 12) e Siviero hanno giocato sempre con i ‘Leoni’. Non sono titolari inamovibili, ma in tanti anni di onorato servizio, quando chiamati in causa, hanno sempre risposto presente. Siviero giocò quella partita contro il Sieci con la maglia numero nove (nell’occasione Matteo Magni slittò all’apertura) e si permise il lusso di aprire le marcature, con la prima delle sette mete siglate dalla sua squadra. Sarno, che è un jolly del pacchetto, iniziò quella partita nel ruolo di tallonatore, per poi ‘indietreggiare’ nella ripresa nel ruolo di seconda linea. Tra gli elementi attualmente in rosa, oltre a Sarno e Siviero, anche Diego Tamberi, Luciano Scardino, Alberto Giusti e Federico Ciapparelli, hanno giocato, prima della stagione 2019/20, in B, con la maglia Lions. A giorni si definiranno i dettagli della nuova stagione agonistica, nella quale i Lions sono intenzionati a cogliere il miglior risultato della propria storia sportiva. In B (sempre nel girone 2, quello del centro Italia), nel 2009 è giunta la nona posizione, nel 2010 la decima, nel 2011 l’undicesima e nel 2020 – almeno al momento della sospensione, dettata dall’emergenza della pandemia – la sesta piazza. Con la forza del nucleo storico e la crescita di tutta la rosa, forte e completa in ogni settore e in ogni reparto, si può puntare, nel torneo 2020/21, alle posizioni di medio-alta classifica.