In merito alle notizie emerse, su vari social network, negli ultimi giorni, relative all’impossibilità di Marco Anversa di giocare nelle fila dell’Olbia, nelle finali per la promozione in B, contro i Lions Amaranto Livorno, e soprattutto in merito alle reazioni fuori luogo ed ingiusificate di alcuni addetti ai lavori livornesi, la società amaranto ribadisce la propria grande correttezza sulla vicenda ed intende ricostruire quanto in realtà è successo nelle ultime settimane. I Lions si sono accorti che il giocatore in questione, passato nel corso dell’annata dall’Alghero al Noceto e tornato successivamente all’Alghero, non poteva, per regolamento, passare a sua volta, dopo un terzo trasferimento, in una terzo club, l’Olbia appunto. Anzichè ‘restare alla finestra’, far finta di nulla, ‘far giocare’ gli avversari, nelle partite di spareggio promozione con Anversa in campo, e eventualmente chiedere il successo a tavolino, i Lions hanno fatto notare la situazione alla stessa FIR e, per conoscenza, alla stessa Olbia. La FIR non ha potuto che constatare l’impossibilità di far giocare Anversa nelle partite di spareggio delle prossime due domeniche. Ha così avvisato il club gallurese, che altrimenti avrebbe ‘rischiato’, per motivi burocratici, di veder vanificato i propri sforzi effettuati sul campo di gara. Questo è quanto accaduto. I Lions non accettano da alcun tesserato (livornese o non livornese) critiche ingiustificate sulla propria lealtà. Quando, nella stagione 2010/11, per una propria svista extra-tecnica, i Lions furono condannati alla retrocessione dalla B alla C1, nessuno pensò alla ‘malafede’ o a ‘complotti di potere’….