Mancherà solo il tempo di annoiarsi: si preannuncia particolarmente intensa, per i giovanissimi (e validi) rappresentanti delle squadre propaganda Lions Amaranto Livorno, l’attività negli imminenti – e prestigiosi – tornei interregionali. Gli under 13, 11, 9 e 7 parteciperanno il 25 aprile al ‘Città di Livorno’, il 30 aprile e l’1 maggio all’evento, in programma sul proprio impianto – l’‘Emo Priami di Stagno – ‘I’m a Lions’, il 7 e l’8 maggio al Memorial Amatori Parma e poi ancora il 15 maggio al torneo di Genova e nel fine settimana 21-22 maggio a quello di Parabiago, alle porte di Milano. Alle kermesse prevista di fronte al pubblico amico del ‘Priami’, alla ‘Cittadella del Rugby’ di Parma e a Parabiago, ci sarà spazio anche per i ‘micro-Lions’, per gli under 5, che avranno modo, in quelle tre circostanze, di mettersi in evidenza, in simpatiche esibizioni insieme a loro coetanei di altre società. In tutto, dunque, dal 25 aprile al 22 maggio, ben cinque, per la grande famiglia amaranto, i trofei da onorare. Impegni da affontare con il giusto spirito: il primo obiettivo, per tutti quanti, sarà quello di divertirsi. Poi, se arriveranno anche bei risultati, tanto meglio.. Nei raggruppamenti organizzati dal Comitato Regionali della FIR, effettuati nel corso dell’autunno e dell’inverno, sui vari campi toscani, le under propaganda dei Lions hanno, coi fatti, dimostrato di avere ottimi requisiti. Hanno dimostrato di saper abbinare quantità (di atleti tesserati) a qualità (di gioco e di prestazioni). Già nel torneo svoltosi nell’ultimo fine settimana, il ‘Challenge Massimo Cuttitta’, disputato a Parma, gli under 13 dei Lions hanno centrato, su 40 agguerrite squadre al via, un’ottima undicesima posizione: si sono piazzati, nella classifica generale, davanti a tutte le altre formazioni toscane presenti. È davvero florido il settore giovanile degli amaranto. Il poter contare su un plesso sportivo splendido e ampissimo, quale è appunto il ‘Priami’, ha agevolato il compito di reclutare nuove giovani promesse della palla ovale. Neppure il lungo stop agonistico imposto dall’emergenza della pandemia ha frenato tale crescita.