Sesto posto per l’Italseven Maschile al Rugby Europe 7s Championship di Mosca. In grande evidenza, tra gli Azzurri, Rocco Del Bono e Ratko Jelic, talentuosi atleti (rispettivamente mediano di apertura e mediano di mischia) cresciuti nel Granducato Livorno. In terra moscovita, la squadra di Andy Vilk ha dapprima chiuso il proprio girone eliminatorio in terza posizione (sconfitta 24-5 contro i padroni di casa della Russia, pareggio 7-7 con la Germania e vittoria 42-7 sulla Lituania), per poi, il giorno dopo, in rapida successione, cedere con la Spagna 36-7, battere la Polonia 43-0 e perdere con la Georgia 19-14. Del Bono ha siglato ben tre mete contro la Lituania. Lo stesso Del Bono ha siglato una meta anche contro la Polonia, quando Jelic è andato a bersaglio due volte. Al di là del bottino di marcature realizzate, i due atleti, entrambi classe 2000, hanno pienamente confermato tutte le proprie qualità. Del Bono, livornese, è attivo nell’Hbs Colorno, mentre Jelic, marchigiano, ma di origini serbe (è nato a Belgrado), gioca nel Viadana. Per entrambi si sono rivelate importanti, prima di approdare nel Top10, il massimo campionato domestico, le esperienze maturate nel Granducato. Del Bono è tornato in campo solo da due mesi. Dopo l’infortunio rimediato alla spalla lo scorso 5 novembre ed il successivo intervento chirurgico, è rientrato nella fase finale della stagione. Il lungo stop non lo sta condizionando. Oltre a Jelic e Del Bono, sono cresciuti nel Granducato – la franchigia giovanile livornese nata nel 2015, frutto del proficuo rapporto di collaborazione tra i Lions Amaranto Livorno e gli Etruschi Livorno – vari giocatori che poi hanno spiccato il volo e sono diventati realtà della palla ovale nazionale. Nelle fila giallo-bianco-rosse, hanno militato, tra gli altri, il tallonatore Gianmarco Lucchesi, il trequarti centro Federico Mori, il mediano di apertura Albert Einstein Batista, il pilone-tallonatore Andrea Bertini, il pilone Nadir Krifi, il terza linea Edoardo Mannelli ed il pilone Jonathan Migliori. Nelle proprie prime quattro stagioni di vita, il Granducato – attivo nelle categorie under 16 e under 18 – ha, in successione, colto il terzo posto nel campionato italiano under 16 (2016), ha trionfato nel Trofeo dell’Appennino under 18 (2017), ha ottenuto la settima posizione nel campionato italiano under 18 (2018) ed ha concluso in seconda posizione il Trofeo del Passatore under 18 (2019). Senza l’interruzione dettata dall’emergenza della pandemia, il Granducato under 16, nel 2020, avrebbe sicuramente guadagnato l’accesso alla finale del Trofeo del Passatore. Nella stagione 2020/21, nonostante le difficoltà di un’annata particolarissima, fortemente condizionata dalle restrizioni dettata dal Covid-19, con l’impossibilità di giocare partite ufficiali di campionato, gli allenamenti dei giallo-bianco-rossi (rispettando sempre il previsto protocollo), sul ‘Priami’ di Stagno (il quartier generale dei Lions: di fatto quasi tutti i giocatori giallo-bianco-rossi sono tesserati amaranto) non si sono interrotti. Nella prossima stagione, con il previsto ritorno alle categorie under dispari, gli under 16 passeranno in blocco tra gli under 17 e gli under 18 passeranno in blocco tra gli under 19. Finalmente, nella nuova annata, ci sarà spazio per ‘vere’ partite e il Granducato (la franchigia giovanile più longeva a livello nazionale) riprenderà a vivere l’adrenalina di incontri realmente con i punti in palio.