Numerosi sportivi livornesi si sono gustati nella diretta proposta da Dazn lo splendido spettacolo offerto dalle due franchigie italiane attive nella prestigiosissima Guinness PRO14 Rainbow Cup. Nel quadro della seconda giornata della competizione intercontinentale, sul prato dello stadio parmense ‘Sergio Lanfranchi’, si sono affrontate, nella prima serata di venerdì 7 maggio, i padroni di casa delle Zebre e gli ospiti del Benetton Treviso. Superfluo sottolineare come le attenzioni degli appassionati labronici si siano concentrati sulle giocate dei propri due concittadini: in questo avvincente ‘derby italiano’ è andato in scena una sorta di ‘derby livornese’ tra Federico Mori, trequarti centro delle Zebre da una parte, e Gianmarco Lucchesi, tallonatore del Benetton dall’altra. I due giovani – sono entrambi classe 2000 e per tre stagioni, dal 2015/16 al 2017/18, sono stati compagni di squadra nel Granducato Livorno – campioni labronici – dallo scorso autunno stabilmente nel giro della nazionale maggiore – hanno pienamente confermato le proprie qualità. Mori ha giocato l’intero confronto, mentre Lucchesi è entrato in campo in chiusura di primo tempo. Sfida di alti contenuti, all’insegna dell’equilibrio. Ad imporsi, 20-25, sono stati gli ospiti del Benetton, al secondo successo su due impegni nella Rainbow Cup. L’interesse degli sportivi livornesi per le imprese dei due propri concittadini è aumentato anche per effetto della simpatica e significativa visita effettuata lo scorso lunedì 26 aprile da Lucchesi al plesso ‘Emo Priami’ di Stagno, il quartier generale dei Lions, lo spazioso impianto dove si allenano tutte le rappresentative amaranto. Sia pur rispettando in modo rigoroso le norme anti-contagio, è stato bello e affettuoso, in quella occasione, l’abbraccio dei giovanissimi atleti delle squadre propaganda amaranto, nei confronti di Lucchesi: il tallonatore, rugbisticamente nato e cresciuto nei Lions, non ha mai nascosto il proprio orgoglio di ‘vero’ atleta ‘amaranto’. Ha cominciato l’attività, tra i ‘Leoni’ labronici all’età di 7 anni. È stato un tesserato Lions fino alla scorsa estate. La stessa società amaranto ha fatto di tutto per agevolare la sua crescita ed è sempre la prima a celebrare i suoi brillanti risultati nel Benetton e i suoi ‘caps’ nella nazionale. Lucchesi è legatissimo ai tecnici e ai dirigenti livornesi che gli hanno permesso di diventare rugbista. Per coloro che venerdì sera non hanno visto su Dazn la diretta della partita, ecco il comunicato di federugby.it, con la cronaca ed il tabellino del ‘derby italiano’
7 maggio 2021. Guinness PRO14 Rainbow Cup, Round 2. Zebre Rugby Club Vs Benetton Rugby 20-25 (p.t. 10-10). Primi quindici minuti del match che sorridono alle Zebre, padrone delle percentuali di possesso e territorio grazie a ben quattro penalità concesse dal Benetton Rugby. I multicolor si mostrano di contro molto attenti e disciplinati nel loro gioco, ma i loro tentativi offensivi si spengono sulla solida difesa dei Leoni.
In una partita condizionata dal forte vento, il XV di coach Bradley fa fatica ad avanzare palla in mano, ma si trova comunque a giocare nella metà campo rivale approfittando dell’indisciplina degli ospiti. Al 23’ il sesto calcio di punizione dei trevigiani offre a Paolo Pescetto la chance di incamerare i primi punti della sfida. Il n° 10 genovese centra i pali ma al 26’ è costretto ad abbandonare il campo per un duro colpo alla testa. Al suo posto entra il neocenturione della franchigia federale Carlo Canna. I biancoverdi sono comunque in partita e alla prima occasione concreta ne approfittano per andare a punti. Al 30’ le belle mani di Duvenage e compagni lanciano in meta l’ex di turno Edoardo Padovani. Dopo aver consultato il TMO invocato dal challenge arbitrale, Andrea Piardi aggiudica la marcatura che verrà trasformata da posizione defilata da Paolo Garbisi. Nel finale di primo le Zebre risalgono il campo e portano tanta pressione in mischia chiusa, riuscendo a strappare il loro nono calcio di punizione a favore e l’espulsione temporanea del pilone sinistro Thomas Gallo. Boni e compagni si appoggiano in touche e vanno fino in fondo con la cassaforte avanzante. Els prova a disassare la maul ma il tentativo è illegale: il n° 2 riceverà cartellino giallo e i multicolor la meta di punizione a favore. Il primo tempo sembrerebbe chiudersi sul 10-7 per la squadra di casa, ma nell’ultima azione di gioco i Leoni ottengono il loro primo fallo a favore che verrà convertito allo scadere dal piede di Garbisi. Si rientra negli spogliatoi sul 10-10, con i padroni di casa forti della momentanea doppia superiorità numerica. I primi 7’ minuti della ripresa trascorrono senza variazioni di punteggio, con le Zebre che non riescono ad approfittare del doppio cartellino giallo a favore, pur sfiorando la marcatura al 48’ con Federico Mori. Il giovane centro Azzurro schiaccia l’ovale in area di meta sull’invenzione al piede di Canna, ma ostruisce il tentativo di salvataggio di Monty Ioane ed è nulla di fatto. Ripristinata la parità numerica è il Benetton Rugby a marcare. Lo fa al 53’ dalla piazzola col solito Garbisi dopo l’annullamento della meta dei Leoni da parte del direttore di gara. Al piede del giovane regista padovano risponderà però al 56’ quello di Canna che rettifica il parziale sul 13-13, punendo l’undicesima penalità dei rivali. Negli ultimi 20 minuti del match i trevigiani salgono di colpi e schiacciano gli atleti della franchigia federale nella loro metà campo. La difesa dei multicolor regge fino al 69’ quando la carica vincente di Herbst porterà il seconda linea sudafricano a varcare la linea di meta. Da posizione centrale, Garbisi non può sbagliare e fa decollare il punteggio sul 13-20. Le Zebre reagiscono d’orgoglio e risalgono il campo nel finale di gara, appoggiandosi in rimessa laterale dopo due calci di punizione commessi dal Benetton Rugby. Esce l’ovale e nello sviluppo dell’azione Canna trova il corridoio vincente per andare a marcare. La stessa apertura beneventana completa il gioco da 7 punti per il 20-20 quando siamo al 77’. La partita sembrerebbe terminare in parità ma al 79’ i Leoni trovano la meta allo scadere col player of the match Toa Halafihi. Garbisi sbaglia la trasformazione, ma i biancoverdi si aggiudicano l’incontro sul 20-25.
Marcatori: 24’ cp Pescetto (3-0); 29’ Padovani tr Garbisi (3-7); 36’ meta di punizione per le Zebre Rugby (10-7); 40’ cp Garbisi (10-10); s.t. 53’ cp Garbisi (10-13); 56’ cp Canna (13-13); 69’ Ruzza tr Garbisi (13-20); 76’ Canna tr Canna (20-20); 79’ Halafihi (20-25)
Zebre Rugby Club: Biondelli, Bruno (43’ Lucchin, 52’ Bruno), Mori, Boni (Cap), Di Giulio, Pescetto (26’ Canna), Casilio (52’ Palazzani), Giammarioli, Meyer, Leavasa (57’ Bianchi), Nagle, Sisi (57’ Krumov), Bello (58’ Nocera), Bigi (69’ Fabiani, 75’ Bigi), Fischetti (58’ Buonfiglio); All. Bradley
Benetton Rugby: Hayward, Padovani (40’ Lucchesi), Brex, Zanon, Ioane, Garbisi, Duvenage (Cap), Halafihi, Lamaro (54’ Zuliani), Favretto (40’ Nemer, 44’ Favretto, 45’ Negri), Ruzza, Cannone (44’ Herbst), Alongi (24’ Riccioni), Els (47’ Padovani, 61’ Tavuyara), Gallo (64’ Nemer); All. Crowley
Arbitro: Andrea Piardi (Federazione Italiana Rugby);
Assistenti: Manuel Bottino (Federazione Italiana Rugby) e Riccardo Angelucci (Federazione Italiana Rugby)
TMO: Stefano Roscini (Federazione Italiana Rugby)
Calciatori: Paolo Pescetto (Zebre Rugby Club) 1/1; Paolo Garbisi (Benetton Rugby) 4/5; Carlo Canna (Zebre Rugby Club) 2/2
Cartellini: 35’ cartellino giallo a Thomas Gallo (Benetton Rugby); 37’ cartellino giallo a Corniel Els (Benetton Rugby)
Player of the match: Toa Halafihi (Benetton Rugby)
Punti in classifica: Zebre Rugby Club 1, Benetton Rugby 4
Note: Cielo parzialmente nuvoloso. Temperatura 19°. Terreno in ottime condizioni. Partita disputata in regime di porte chiuse al pubblico. 100esima presenza con le Zebre Rugby per Johan Meyer che diventa il decimo centurione della franchigia federale.