La prima squadra dei Lions Amaranto Livorno è nata nell’estate del 2007 e per i suoi primi 11 anni e mezzo di attività ha disputato le proprie gare casalinghe su impianti gestiti da altri sodalizi. Nel 2007/08 – chiusa con la prima promozione dalla C alla B – gli amaranto, come ‘fortino’ amico, contavano sul terreno di gioco di San Piero a Grado, il campo del CUS Pisa. Successivamente, nelle tre stagioni vissute in B (2008/09, 09/10 e 10/11), i ‘Leoni’ hanno giocato i propri incontri casalinghi sul ‘Montano’ di via dei Pensieri. Poi, retrocessi in C, gli amaranto hanno disputato le partite interne (fino a tutto il 2018), sul terreno ‘Maneo’ di via Settembrini. Sia il ‘Montano’, sia il ‘Maneo’ sono impianti comunali in gestione al Livorno Rugby. Per l’attività giovanile e per gli allenamenti della prima squadra, fino a pochi mesi fa, i Lions utilizzavano solo due campi (quello della via della Chiesa di Salviano ed il ‘Vincenti’ di Montenero Basso) dalle dimensioni ridotte e comunque non fruibili per partite seniores. Il quadro, di colpo, è cambiato con la vittoria ottenuta dalla società dei Leoni nell’estate del 2018 nel bando promosso dal comune di Collesalvetti, per la gestione dell’impianto ‘Emo Priami’ di via Marx a Stagno. Una struttura dalle notevoli dimensioni, a lungo ‘quartier generale’ delle giovanili del Livorno Calcio. Dopo i primi lavori, il campo centrale della struttura è diventato a tutti gli effetti disponibile. Da gennaio in poi, la prima squadra amaranto ha giocato sull’ottimo manto di tale terreno le sue ultime (ottime) cinque partite interne della stagione 2018/19. Quattro partite (con CUS Pisa, US Firenze, Piombino ed Elba) erano valide per la poule 1 del girone F di C1, la quinta (quella disputata il 5 maggio con l’Olbia) era valida per il ritorno della finale promozione. Tutti incontri finiti con successi convincenti dei padroni di casa con tanto di bonus-attacco sistematicamente conquistato. Partite che hanno consentito di festeggiare la promozione in B. Anche nella cadetteria, il ‘fattore Priami’ si stava dimostrando – almeno prima della brusca interruzione legata all’emergenza pandemia da COVID-19 – un utile alleato. Sul campo amico di Stagno, i Lions, nella prima parte della stagione 2019/20, hanno colto quattro brillanti vittorie su sei partite. Non c’è la controprova, ma è probabile che, anche senza contare su tale impianto, la squadra allenata da Giampaolo Brancoli avrebbe comunque centrato buoni risultati. Ma il ‘fattore Priami’, al di là di rendere più agevole il lavoro settimanale allo stesso tecnico ed ai giocatori, è importante anche sul piano extra-tecnico. Troppo spesso, quando si è trovata ‘ospite’ di campi ‘non propri’, l’ambiente amaranto ha faticato a trovare una sua precisa identità. Insomma, i tanti appassionati che ruotano intorno al club, non sentivano ‘proprie’ le strutture sulle quali la prima squadra Lions giocava le partite interne. Il pubblico delle grandi occasioni visto in occasione delle undici gare casalinghe giocate finora sul ‘Priami’ (diventato ben presto festoso ‘quartier generale’ anche delle giovanili amaranto) non si registrava in precedenza, in occasione degli incontri del ‘Maneo’. Senza l’interruzione per l’emergenza pandemia, domenica scorsa sul campo di Stagno si sarebbe disputato il derby cittadino Lions – Livorno. Al momento della sospensione del torneo (che si teme diventerà definitiva..) gli amaranto occupavano la sesta posizione in classifica, con 27 punti, frutto di 6 successi e 5 sconfitte. E’ concreta l’ipotesi dell’annullamento del torneo, senza promozioni, né retrocessioni.