Un sogno che diventa realtà; un’impresa ‘storica’, impensabile fino a pochi mesi fa. Il Benetton Treviso, con in campo il tallonatore livornese Gianmarco Lucchesi (brillante la sua prestazione) si aggiudica la prestigiosissima competizione intercontinentale della Rainbow Cup. Nella finale, giocata in questo indimenticabile sabato 19 giugno 2021 sul campo amico del ‘Monigo’, i biancoverdi veneti hanno battuto i Bulls di Pretoria, la franchigia più forte del Sudafrica, la nazione campione del mondo. Il nazionale Lucchesi, classe 2000, ha giocato dal 16’ della ripresa, confermando le proprie grandi qualità. Il giovane avanti labronico chiuderà la sua strepitosa stagione con il previsto ritiro azzurro, in programma dal 21 al 27 giugno a Pergine Valsugana (nel Trentino). Lucchesi è rugbisticamente nato e cresciuto nei Lions Amaranto Livorno ed è rimasto sempre molto legato alla realtà amaranto. Ecco la cronaca e il tabellino della partita di sabato, nel comunicato di federugby.it e in pillole la carriera dello stesso fortissimo tallonatore.
DA FEDERUGBY.IT. Il Benetton Rugby solleva la Guinness PRO14 Rainbow Cup davanti al pubblico del Monigo, prima squadra italiana a conquistare una grande manifestazione internazionale. L’ultima partita di Kieran Crowley sulla panchina biancoverde – da lunedì sarà a Pergine, alla guida dell’Italrugby – regala una serata storica alla città di Treviso ed a tutto il rugby italiano: la Finale contro i Bulls sudafricani diventa una festa quando sull’orologio rimangono ancora trenta minuti da giocare ed i Leoni conducono 30-8 sulla franchigia di Pretoria, vincitrice della Pool sudafricana. Per l’estremo azzurro Jayden Hayward, ventisette uscite con l’Italia, è il miglior modo di salutare il Paese che l’ha lanciato, lui neozelandese di nascita, sulla scena dei test-match: insieme a Garbisi, è lui uno dei protagonisti del 35-8 finale con cui Benetton conquista il suo primo trofeo internazionale in fondo ad ottanta minuti di controllo pressoché totale del campo e del gioco. I primi venti minuti sono tutti o quasi di marca biancoverde, con l’ala azzurra Ioane che apre le marcature alla bandiera dopo soli cinque minuti e Garbisi che allunga dalla piazzola al ventesimo: gli ospiti producono poco, ma al 23’ Garbisi evita la meta dopo che una perdita di possesso innesca la fuga sull’out di Van Vuren. Tre minuti dopo da penaltouche gli avanti sudafricani mettono in moto il proprio maul sui cinque metri, avanzano centimetro dopo centimetro ed alla fine è l’ala Tambwe a raccogliere e tuffarsi oltre la linea accorciando le distanze, 8-5. Garbisi calcia fuori il calcio di rinvio e sulla mischia ordinata che ne segue gli avanti di Pretoria ne approfittano, conquistando da mischia ordinata il piazzato del pareggio che, da metà campo, Smith non sbaglia. Alla mezz’ora lo score è di 8-8. Un minuto e Benetton si riporta in vantaggio: questa volta il calcio di ripresa di Garbisi diventa una touche sui cinque metri che i sudafricani non controllano. L’ovale carambola in area di meta ed è il tallonatore dei Leoni Els a schiacciare: Garbisi non trasforma, 13-8. Allo scadere è ancora Els a caricare, portando con se la difesa sudafricana: il numero due trevigiano sembra schiacciare, l’arbitro Murphy ricorre al TMO e concede la meta tecnica che manda le squadre al riposo sul 20-8. Al ritorno in campo, Benetton riprende a costruire da dove aveva interrotto, Garbisi lancia Ioane che placcato ai dieci metri inventa un offload per Lamaro che raccoglie e vola in meta. Questa volta Garbisi non sbaglia e porta la squadra di Crowley sul 27-8. Il numero dieci della Benetton e della Nazionale, dopo due errori nel primo tempo, prima aggiusta la mira e porta i suoi sul triplo break dalla piazzola (30-8), poi ispira la quinta meta biancoverde con una corsa che si conclude con un passaggio al largo per Padovani, bravo a rientrare verso il centro, eludere la difesa e marcare il 35-8. Il risultato non cambia più, nonostante un serrate finale degli ospiti che cercano di ridurre il passivo ma si vedono negare una marcatura dal TMO: a Treviso non resta che ricevere la Rainbow Cup dal Presidente Innocenti, mentre il pubblico di Monigo può festeggiare una serata che entra di diritto nella storia della palla ovale italiana. Treviso, Stadio Monigo – sabato 19 giugno
Guinness PRO14 Rainbow Cup, Finale
Benetton Rugby v Vodacom Bulls 35-8
Marcatori: p.t. 5’ m. Ioane (5-0); 20’ cp. Garbisi (8-0); 27’ m. Tambwe (8-5); 30’ cp. Smith (8-8); 32’ m. Els (13-8); 40’ met adi punizione Benetton Rugby (20-8); s.t. 3’ m. Lamaro tr. Garbisi (27-8); 7’ cp. Garbisi (30-8); 17’ m. Padovani (35-8)
Benetton Rugby: Hayward; Padovani (1’-12’ st. Tavuyara), Brex, Zanon, Ioane; Garbisi (30’ st. Tavuyara), Duvenage (cap, 21’ st. Braley); Halahifi (27’ st. Zuliani), Lamaro, Negri (12’ st. Barbini); Ruzza (12’ st. Herbst), Cannone; Riccioni (32’ st. Alongi), Els (16’ st. Lucchesi), Gallo (16’ st. Nemer)
All. Crowley
Vodacom Bulls: Kriel; Tambwe, van Vuren (10’ st. Aplon), Hendricks, Jacobs; Smith (30’ st. Swart), Van Zyl (30’ st. Burger); Coetzee (cap), Nortje, Carr (22’ st. Uys); Uys (10’ st. Swanepoel), Steenkamp; Smith (10’ st.) Gqoboka, Grobbelaar (22’ st. Erasmus), Steenekamp (10’ st. Van Rooyen)
All. White
Guinness PRO14 Man of the Match: Garbisi (Benetton Rugby)
Arb. Murphy (IRFU)
Calciatori: Garbisi (Benetton) 3/6; Smith (Bulls) 1/2.
LA CARRIERA DI LUCCHESI. Gianmarco Lucchesi, tallonatore labronico classe 2000 (21 anni il prossimo 10 settembre), è, in senso assoluto, il ‘miglior prodotto’ del florido vivaio dei Lions Amaranto Livorno. L’avanti (alto 184 cm per 110 kg di peso) ha già all’attivo 6 caps nella nazionale maggiore e rappresenta ‘la punta dell’iceberg’: numerosi sono stati anche altri giocatori rugbisticamente nati e cresciuti nel settore giovanile amaranto capaci di spiccare il volo ed ottenere importanti risultati in squadre di primo piano. Da sempre, i Lions agevolano la carriera di tali atleti. E tali validi ragazzi ricambiano, restando in ottimi rapporti con la società e con gli allenatori che li hanno visti muovere i primi passi nel mondo della palla ovale. Significative, in tal senso le tante dimostrazioni d’affetto dimostrate dallo stesso Lucchesi verso la maglia dei ‘Leoni’ amaranto, da lui simbolicamente indossata all’Olimpico di Roma lo scorso venerdì 26 febbraio, giorno della vigilia della partita dell’Italrugby contro l’Irlanda (terza giornata del ‘Sei Nazioni 2021’). Lo scorso 26 aprile, in uno dei rari momenti di libertà tra un ritiro e l’altro, Lucchesi si è presentato nelle strutture dell’‘Emo Priami’ di Stagno, lo splendido e ampissimo plesso in gestione ai Lions, e si è trattenuto con i dirigenti e gli allenatori amaranto, gli stessi che gli hanno permesso di partire verso i più prestigiosi traguardi. In quella occasione decine le foto scattate con i ragazzini delle varie realtà propaganda Lions e numerosi gli autografi da lui firmati. Lucchesi inizia l’attività a 7 anni e prosegue nei Lions la classica trafila nel settore propaganda, tra gli under 14 e poi nel primo anno under 16. Già da giovanissimo, si impone agli occhi dei tecnici federali. Per tre annate, dal 2015/16 al 2017/18, milita nel Granducato, la franchigia giovanile frutto del lavoro sinergico tra gli stessi Lions e gli Etruschi Livorno. Sempre come tesserato Lions, giocato due stagioni in serie A (il secondo campionato domestico), in prestito nella selezione dell’Accademia FIR “Ivan Francescato”. Nell’agosto del 2020 il definitivo salto nel rugby internazionale, con il passaggio nel Benetton. Neppure un grave infortunio alla caviglia rimediato venerdì 1 febbraio 2019, nel corso della partita dell’Italia under 20, a Galashiels, contro i pari età locali della Scozia, nel ‘Sei Nazioni’ di categoria, lo ha frenato. Con la sua tenacia tutta livornese e tutta leonina (non a caso per 12 stagioni è stato tesserato Lions…), dopo lunghi mesi di stop forzato, ha ripreso la scalata verso mete eccezionali.