Un sabato di metà febbraio memorabile, da brividi, e non solo per il freddo pungente, per lo sport cittadino. Due rugbisti livornesi, che solo da pochi mesi hanno festeggiato 20 anni, hanno giocato fianco a fianco, con la maglia della nazionale maggiore, una prestigiosissima partita nel tempio mondiale di Twickenham. Gianmarco Lucchesi e Federico Mori, classe 2000, sono stati protagonisti, sul prato del ‘mitico’ stadio londinese, contro l’Inghilterra, per una buona parte della ripresa. L’incontro, valido per la seconda giornata del ‘Sei Nazioni 2021’ si è chiuso, da pronostico, con il successo dei padroni di casa, 41-18. Ma, al di là del passivo finale, l’Italrugby è parsa in crescita rispetto alla partita giocata appena sette giorni prima, in casa con la Francia (transalpini vittoriosi in scioltezza 50-10). I due fuoriclasse livornesi avevano già giocato nella maggior rappresentativa azzurra, nello scorso autunno, fianco a fianco, le due gare valide per i recuperi degli ultimi due impegni del ‘Sei Nazioni 2020’. In tutto Lucchesi e Mori hanno all’attivo, rispettivamente, quattro e sei caps. Contro l’Inghilterra, il trequarti Mori è subentrato al 50’ ed ha giocato (in modo brillante) nel suo ruolo naturale di centro. Minor minutaggio, nell’occasione, in mischia, per il tallonatore Lucchesi, che ha preso il posto di capitan Bigi al 69’. Le dichiarazioni dei due labronici al termine dell’incontro. Mori: “Sapevamo che l’Inghilterra, dopo la sconfitta con la Scozia si sarebbe presentata contro di noi molto più furiosa, molto fisica. Il nostro focus era farci trovare pronti e mettere in campo carattere. Ci sono stati errori, dovuti anche all’inesperienza, ma si è vista la nostra grande voglia di combattere”. Lucchesi: “Abbiamo mantenuto uno standard differente nelle fasi difensive e anche in attacco. Ora siamo più fiduciosi sulle nostre capacità, anche se il risultato è severo. C’è ancora strada da fare ma oggi abbiamo fatto un grande passo avanti sul nostro atteggiamento”. Lucchesi e Mori sono protagonisti anche nel Guinness Pro14, rispettivamente con le maglie del Benetton Treviso e delle Zebre. A lungo, nella prima parte delle loro carriere, si sono trovati a giocare insieme, non solo nelle varie rappresentative nazionali giovanili e poi nell’Accademia Fir ‘Ivan Francescato’ (dove hanno esordito in serie A, il secondo torneo domestico), ma anche nel Granducato Livorno. Lucchesi, alto 184 cm e peso 110 kg, 21 anni il prossimo 10 settembre, ha iniziato l’attività a sette anni nei Lions Amaranto Livorno. Nel 2015, sempre come tesserato Lions, il passaggio al Granducato, la franchigia giovanile nata quell’estate (franchigia frutto del proficuo lavoro sinergico svolto dagli stessi Lions Amaranto e dagli Etruschi). È rimasto sempre molto legato ai Lions, il club che gli ha permesso di conoscere lo sport della palla ovale e di crescere, passo dopo passo. È stato un tesserato amaranto fino alla scorsa estate. Mori, alto 188 cm per 106 kg (21 anni il prossimo 13 ottobre) ha mosso i primi passi nel mondo della palla ovale, a otto anni, nel Livorno Rugby. Poi, nel 2015, come tesserato Etruschi, è passato nel Granducato. La realtà dei Granduchi, fin da subito, ha colto prestigiosi traguardi. Con in campo Lucchesi e Mori, terzo posto nel campionato italiano under 16 2015/16, e poi, a livello under 18 successo nel Trofeo dell’Appennino nella stagione successiva e settima posizione, under 18, nel campionato italiano, nell’annata 2017/18.