Con un placcaggio, nell’estate di cinque anni fa – più precisamente nel caldo pomeriggio del 4 agosto 2015 – Mattia Paris, seconda linea livornese classe ’92, riuscì a salvare la vita ad un 40enne. Questi, giunto al distributore di via del Levante, aveva strappato di mano una tanica ad una donna, che la stessa stava riempiendo di benzina, e poi si era gettato addosso tutto il liquido infiammabile. L’uomo, con in mano un accendino e una sigaretta, stava minacciando di darsi fuoco: stava per suicidarsi e facendo esplodere il distributore, con tutte le pericolosissime conseguenze del caso. Proprio in quel momento però, per fortuna, stava facendo benzina al suo scooter Paris: l’avanti, con calma e sangue freddo, si avvicinò al 40enne, cercando di togliergli l’accendino e la sigaretta. Poi, notando una certa resistenza, fece quello che meglio sa fare: letteralmente lo placcò, gettandolo a terra. Poco dopo giunsero sul posto i carabinieri, che fermarono l’uomo. “Ho avuto tanta paura ma ho fatto quello che pensavo fosse giusto – fu il commento a caldo del rugbista, all’epoca neppure 23enne -; non chiamatemi eroe. Ho fatto quello che c’era da fare”. Gesto premiato, 25 giorni dopo, dal presidente federale Alfredo Gavazzi, che consegnò al giocatore, in occasione del test-match Italia – Scozia, disputato a Torino, un encomio ufficiale della FIR. I primi fondamentali del gioco del rugby – placcaggio incluso – Paris li ha imparati nei Lions Amaranto Livorno, il club nel quale ha iniziato giovanissimo l’attività (“avevo appena 8 anni”) e nel quale torna ora dopo 8 anni. Atleta di mischia di sicuro spessore, valido e completo. Le sue qualità sono state notate ben presto: ad appena 15 anni è stato chiamato nelle under dell’Amatori Parma ed è entrato nel giro delle nazionali giovanili. Ha frequentato anche l’Accademia Nazionale di Roma. Nel 2011/12 è tornato nei Lions (all’epoca in C1). Ha successivamente giocato in C2 con la Fulgida Etruschi Livorno e in B con l’Union Tirreno Piombino e con il Livorno Rugby. L’ultima squadra con cui ha militato è stata proprio quella del Livorno Rugby (stagione 2017/18). Poi ha appeso – solo temporaneamente – le scarpette al chiodo. Ora si ributta dentro la mischia. “Vista la situazione – commenta – creatasi con l’emergenza del Covid-19 e la sospensione di tutti i campionati, di fatto, rispetto agli altri giocatori in attività, ho perso solo un anno e mezzo. Sono in buone condizioni fisiche: con il lavoro già impostato in vista della nuova annata, sono convinto di essere pronto per poter dare il mio contributo fin dalla prima giornata del nuovo campionato di B”. “Ho seguito con grande simpatia le vicende dei Lions nelle ultime due stagioni. Brillanti e meritati i risultati che la squadra ha ottenuto”. “Tornando in amaranto, per me, si chiude un cerchio. Sono stati in particolare tre giocatori Lions – Salvatore Fusco, Simone Campisi ed Emilio De Libero – a convincermi a riprendere questa avventura con una squadra di amici”. Rispetto all’ultimo campionato di B, nella mischia dei labronici, si sono dunque aggiunti tre pezzi da novanta: oltre al seconda linea Paris, sono stati ufficializzati, nelle scorse settimane, gli innesti del pilone Christian Mannucci (protagonista anche in A) e del terza linea Giacomo Brancoli (reduce da tante esperienze di ottimo livello in Top12). “Senza contare – sottolinea lo stesso Paris – il valore del terza linea Giacomo Bernini, tornato nell’ovile amaranto nella scorsa estate, ed il valore del gruppo storico, quello che ha ottenuto nel 2019 la promozione dalla C1 alla B con una sfilza di 14 vittorie su 14. Possiamo divertirci e toglierci ancora non poche soddisfazioni”.