Il previsto passaggio della Toscana da zona gialla a zona arancione non è destinato a ‘stravolgere’ l’attività dei rugbisti di ogni età delle varie rappresentative dei Lions Amaranto Livorno e della franchigia giovanile del Granducato. I numerosi atleti – al pari di allenatori e preparatori – delle squadre amaranto e giallo-bianco-rosse residenti nel comune di Livorno e comunque non residenti nel comune di Collesalvetti potranno continuare a recarsi, per le consuete sedute settimanali, nelle strutture dell’impianto ‘Emo Priami’ di Stagno (che come noto è una frazione del comune colligiano). Sono consentiti, nelle regioni in zona arancione, gli spostamenti per gli sportivi tesserati da società attive fuori dal proprio comune di residenza. I giocatori (e in caso di minorenni i loro accompagnatori) e gli allenatori, per uscire dal proprio comune e presentarsi nell’impianto dove si effettuano le sedute, dovranno effettuare l’autocertificazione, che può essere compilato anche direttamente in presenza delle forze dell’ordine. In tale documento va barrato con attenzione il motivo valido dello spostamento e specificato l’indirizzo di partenza e quello di destinazione. Per ora – e comunque almeno fino al 7 marzo – per le varie squadre Lions e Granducato sono consentiti solo allenamenti senza contatto, con tabelle di lavoro fisico-atletico personalizzato. La speranza è che, tra non molto tempo (già dall’8 marzo?) si potrà riprendere l’attività ‘vera’, con sedute di carattere (anche) tecnico, con contatto, placcaggi e mischie. Salvo ulteriori slittamenti, i campionati di B, under 18 e under 16 scatteranno l’11 aprile. Ma, al di là delle questioni prettamente agonistiche, è chiaro il messaggio che Lions e Granducato vogliono lanciare: a prescindere dal blocco obbligato, lo scopo è il continuare ad allenarsi per proseguire il percorso di crescita, con obiettivi a breve, ma soprattutto a medio e lungo termine. Un messaggio sociale, culturale e sportivo importante in questo periodo non certamente facile, pesantissimamente condizionato dall’emergenza del Covid-19.