Sono ridotte al lumicino le speranze di portare a termine la stagione rugbistica. Sia per i campionati seniores, sia per quelli giovanili, l’annata 2019/20 è da considerare già conclusa. L’emergenza legata alla pandemia da COVID-19 lascia, purtroppo, pochissimi margini. Lo stesso elitario torneo celtico del Guinness PRO14 (dove giocano le migliori due squadre italiane) è sospeso a tempo indeterminato: nessuna decisione su una data definitiva di ripresa può essere assunta per chissà quanto tempo. Annullata l’edizione 2020 del World Rugby U20 Championship originariamente in calendario in Italia – e più precisamente a Parma, Calvisano, Verona e Viadana – dal 28 giugno al 18 luglio. Sembra una sorta di accanimento il voler per forza cercare date e soluzioni anche per i campionati nazionali seniores (dalla TOP12 alla C) e per quelli giovanili. Il torneo di B, girone 2 (il raggruppamento del centro Italia) 2019/20 finisce dunque dopo la prima di ritorno, con la sesta posizione dei Lions Amaranto Livorno. Si tratta del miglior piazzamento in senso assoluto per la squadra labronica nella propria giovane storia. Restano in piedi varie ipotesi sulle soluzioni da adottare nell’immediato. O tutti i tornei sono considerati nulli e rivedremo nel girone 2 di B le stesse 11 squadre (magari con l’aggiunta di una ‘ripescata’ dalla C, per non rendere ‘zoppo’ ancora una volta il torneo stesso) o si cristallizza la situazione (e dunque, nello specifico, viene promossa il A il Florentia, primo e peraltro capace di vincere 11 partite su 11, e retrocede in C1 il Formigine, ultimo e sempre sconfitto nelle sue 10 partite giocate). Improbabile una terza soluzione, quella relativa alla disputa di spareggi (tipo barrage-playout) da giocare all’inizio della nuova annata, tra le squadre in coda alla classifica della serie A e quelle ai primi posti della B (e ovviamente tra le peggiori della B e le migliori della C1). In questo momento, ben più di considerazioni tecniche relative a ‘problemi’ sportivi, la priorità, per tutti quanti, è la tutela della salute. Anche di quella dei giocatori, degli staff e degli appassionati della palla ovale.