Quello al via il 20 ottobre sarà, per i Lions Amaranto Livorno, il quarto campionato di B della propria storia. Anche nei tre precedenti, i labronici erano inseriti nel girone 2, quello del centro Italia. Pure in quei tre tornei (sempre con dodici squadre al via), la formula prevedeva la retrocessione delle ultime due classificate. L’esordio assoluto dei ‘Leoni’ nella cadetteria risale alla stagione 2008/09. Gli amaranto, sotto la guida di Massimo Goti, chiusero la positiva annata al nono posto, con 35 punti, frutto di 6 vittorie, 2 pareggi e 14 sconfitte. Nel torneo successivo – ancora con Goti allenatore – bastarono 24 punti (4 vittorie e 8 sconfitte) per ottenere la decima piazza e dunque centrare, nuovamente, la meta salvezza. ‘Rocambolesca’ – a dir poco – la situazione vissuta nella stagione di B 2010/11, con la giovane coppia Emanuele Bertolini – Daniele Conflitto alla guida tecnica. Sul campo, gli amaranto racimolarono 39 punti, con un ruolino record (almeno per la B) di 8 successi e 14 sconfitte. Per un disguido legato alla posizione del pilone Chabbar, a referto nella partita nella gara interna con il Pesaro, nonostante una vecchia squalifica, ai Lions furono tolti, in tutto 5 punti (uno ottenuto sul terreno di gioco, con l’aggiunta di quattro di penalizzazione) e furono condannati, con 34 punti effettivi all’undicesima piazza ed alla retrocessione. Dopo 8 anni, dunque, gli amaranto tornano a giocare in B. Nel triennio trascorso nella cadetteria, erano già attivi nella squadra labronica Scardino, Giusti, Siviero, Ciapparelli e Sarno, ora ‘chiocce’ del gruppo. Nel primo anno in B, esordì, giovanissimo, Bernini, rientrato questa estate nell’ovile Lions dopo gli eccellenti risultati ottenuti con le maggiori squadre del maggior campionato italiano (al suo attivo, come noto, anche due scudetti). Hanno giocato in B, con la maglia del Livorno, anche Rolla, Cortesi, Giglioli, Tichetti e Marmugi, ora in forza al club amaranto. I Lions puntano alla salvezza, possibilmente anticipata. La sensazione è che la corsa vada concentrata sul Formigine – ripescato in estate al posto del Rieti, che ha rinunciato al torneo -, sull’Imola – promosso quest’anno -, sul CUS Siena – una ‘vecchia conoscenza’ degli amaranto: memorabile il braccio di ferro della stagione di C1 2017/18, chiuso con la prima piazza dei bianconeri senesi ed il secondo dei labronici – e sullo Jesi – che sulla carta può vantare su un quindici solido ed esperto, ma che comincerà la stagione con 4 punti di penalizzazione -. Scenderanno in C1 le ultime due. Sarebbe importante, per i Lions, cominciare il torneo strappando qualche punto qualità, il 20 ottobre, sul terreno della Capitolina Roma cadetta, squadra che ha chiuso lo scorso torneo di B, girone 4 (il raggruppamento del sud) e che ora è stata spostata nel girone del centro. La Capitolina è una delle società più attive a livello nazionale nella cura del proprio settore giovanile: eccellenti i risultati colti con le proprie under. La prima squadra della Capitolina milita in A. La seconda (la cadetta appunto) può contare su mezzi di spessore per la B. I Lions, nelle due amichevoli disputate nelle ultime due domeniche, contro il Valorugby Emilia cadetto (B) ed Elba (C1) hanno messo in mostra buone qualità. Il tutto nonostante le assenze di giocatori di spicco (Bernini, Rolla, Fusco, ma non solo), disponibili per la trasferta di Roma. Il 27 ottobre i ragazzi di Giampaolo Brancoli ospiteranno il Modena. Poi il 3 novembre derby cittadino ‘in trasferta’ (al ‘Montano’) contro il Livorno Rugby. Successivamente domenica di riposo (il 10) e trittico di fuoco: match interno con il CUS Siena (il 17 novembre), trasferta a Jesi (il 24) e gara casalinga con il Fomigine (il primo dicembre). Già dopo le prime 6 giornate, si potrebbero tirare le prime somme.