Domenica 8 maggio 2011, campo ‘Carlo Montano’ di Livorno, 22° ed ultimo turno del campionato di B, girone 2. La Capitolina Roma si impone sui padroni di casa dei Lions Amaranto 8-21. Laziali secondi in classifica e poi battuti nei playoff promozione dai veneti del Paese. Amaranto labronici penultimi e condannati alla retrocessione in C1. Domenica 20 ottobre 2019, i Lions tornano a giocare in B. E, guarda caso, dopo otto anni, cinque mesi e dodici giorni d’attesa, i ‘Leoni’ sfidano subito la Capitolina (sia pur la seconda squadra, la cosiddetta ‘cadetta’). ‘Stavolta’ la gara è in programma sul terreno dei romani. Altra piccola parentesi: dopo il ripescaggio del Civitavecchia in A, la Capitolina cadetta è rimasta l’unica realtà laziale inserita nel girone 2, quello del centro Italia. Fino alla scorsa annata, la Capitolina cadetta disputava, in B, il girone 4, quello del sud Italia (dove sono inserite le altre quattro squadre romane). Al di là delle note statistiche e dei motivi di amarcord, il confronto di questa domenica ha un significato del tutto particolare per i Lions, tornati in B dopo il trionfale campionato di C1 2018/19, caratterizzato, playoff compresi, da 14 successi su 14 partite. Confermata in blocco la rosa a disposizione del confermatissimo allenatore Giampaolo Brancoli. In più la mischia – oltre al seconda linea Marmugi – si è (non poco) rinforzata con l’innesto di Bernini, il validissimo terza centro tornato nell’ovile amaranto dopo dieci anni trascorsi ai massimi livelli nazionali (al suo attivo anche due scudetti). Il mirino degli amaranto è puntato sulla meta salvezza, possibilmente anticipata. E’ evidente che con la novità della riduzione delle squadre impegnate nel girone (sono 11 e non più 12 dopo la promozione a tavolino del Civitavecchia) e soprattutto con la novità relativa al dimezzamento delle formazioni da retrocedere (solo l’ultima scivolerà in C1), il compito è diventato meno complicato. Esprimendosi sugli alti livelli evidenziati nell’ultima annata, con gli innesti nel pacchetto di cui sopra, gli amaranto possono togliersi discrete soddisfazioni. La partita in agenda al centro sportivo dell’Unione , a Roma (calcio d’inizio alle 15,30, arbitro Lorenzo Negro di Modena), contro una delle migliori realtà del torneo (l’anno scorso la Capitolina ha colto il terzo posto, nel girone 4), è già un test delicato. Scardino e compagni cercheranno di strappare in questo turno d’esordio, all’ombra del Colosseo, qualche punto prezioso. Un test da affrontare con la massima determinazione, per entrare subito nella giusta mentalità di un campionato vissuto in precedenza dagli amaranto per tre stagioni di fila, dal 2008/09 al 2010/11. Mancherà – e non è un’assenza da poco – l’estremo Campisi, che per l’infortunio al ginocchio rimediato lo scorso 5 maggio, nel trionfale ritorno playoff, in casa con l’Olbia, deve ancora rimanere ai box per circa un mese. Per il resto per questo appuntamento atteso da più di sette anni, la rosa dei Leoni è al gran completo.