La Roma Olimpic vanta un ruolino di sei vittorie, un pareggio e tre sconfitte e, a quota 33 punti, occupa la terza posizione nella classifica del girone 2 (il raggruppamento del centro Italia) di serie B. I Lions Amaranto Livorno, viceversa, sono quinti, con 27 punti, con sei successi e due sconfitte. I capitolini hanno all’attivo dieci gare, i labronici solo otto: considerata la ‘speciale’ classifica con la media punti conquistati in ogni partita, i Lions (3,375) sarebbero davanti ai laziali (3,3). È un dato ‘solo’ curioso, figlio – anche – di un calendario cambiato in corso d’opera, per i problemi creati dal ritiro del Valorugby Emilia cadetto e dall’aumento dei contagi da Covid-19, con il conseguente rinvio in blocco delle tre giornate inizialmente previste nel mese di gennaio; i Lions non hanno giocato alcuna partita con la ‘big’ Florentia, mentre la Roma Olimpic ha già giocato contro tutte le altre nove formazioni del girone e due volte si è scontrato con il CUS Siena. Un ‘dato’ quello del ‘coefficiente punti a partita’, da prendere con le molle, che però va a sottolineare l’ottimo campionato fin qui disputato dai labronici. La Roma Olimpic era considerata ad inizio stagione una delle migliori realtà del torneo, una delle quattro squadre in grado di puntare alla prima piazza, l’unica che garantisce la promozione in A. Nel lotto delle migliori (che, secondo copione stanno occupando le prime quattro posizioni) non figuravano i Lions Amaranto, il cui obiettivo era (ed è) solo quello di un torneo di transizione, utile per acquisire ulteriori esperienze.

Roma Olimpic e Lions, nel quadro della 13° giornata, 2° di ritorno, si trovano di fronte questa domenica (ore 14:30, centro sportivo ‘Renato Speziali’, il terreno amico dei capitolini, arbitro Jaco Stephanus Erasmus di Treviso). Il pronostico pende tutto dalla parte dei locali. I Lions, a sorpresa, con la loro miglior prestazione della propria storia sportiva, all’andata, riuscirono ad imporsi (19-15 il punteggio), ma per ripetere quel risultato servirà a Scardino e compagni una prova pressoché perfetta. Peraltro, la Roma Olimpic – erede diretta di quella squadra tra le più blasonate d’Italia, capace di vincere anche cinque scudetti, l’ultimo dei quali nel 2000, guarda caso l’anno di fondazione dei Lions – tradizionalmente si esalta tra le mura amiche e, dopo la sfortunata sconfitta rimediata nell’ultimo turno con il Florentia, non può più permettersi passi falsi. Il tutto senza contare che la formazione capitolina arriva all’appuntamento ben più rodata degli avversari: i Lions, di fatto, hanno giocato, dopo il derby cittadino del 12 dicembre, solo il confronto casalingo con la Parma Rugby. Gli amaranto, in questa stagione del tutto particolare, nella quale sono state finora frequenti le interruzioni e nella quale hanno anche ottenuto due vittorie e dieci punti in classifica senza spendere neppure una goccia di sudore (successi interni per forfait con CUS Siena e Formigine) hanno giocato fuori casa per ora solo tre partite: tre gare vinte contro antagonisti della fascia bassa della graduatoria. Le fatiche di una delle tre gare esterne in questione, quella disputata a Parma nella prima giornata, sono state, in ottica classifica, inutili: il Valorugby cadetto, sconfitto dai labronici nella prima giornata 7-26 (1 meta a 4) si è ritirato dal torneo e quei cinque punti conquistati sul campo dai ragazzi di Giampaolo Brancoli sono stati ‘cancellati’.

L’obiettivo della Roma Olimpic è di rientrare in corsa per il salto di categoria: sarà dura, più che mai considerato che nel girone di ritorno giocherà le partite contro le dirette concorrenti in trasferta. L’obiettivo dei Lions è invece centrare il quinto posto, alle spalle delle quattro formazioni oggettivamente più dotate e valide del torneo. In tal senso, quella di Roma è una tappa da affrontare serenamente, senza l’assillo del risultato a tutti i costi. Ben più importante, nella lotta per la quinta piazza, sarà la partita del turno successivo, a Modena, attualmente sesto (gli emiliani, a meno 4 dagli amaranto, giocano questa domenica sul terreno del Florentia, secondo).

Giampaolo Brancoli può contare su un buon roster, che sta dimostrando di potersi consolidare nella categoria, conquistata nel 2019 (poi, data la lunga interruzione agonistica dettata dall’emergenza della pandemia, appena 18 le gare realmente giocate e appena 19 quelle omologate). Al ‘Renato Speziali’ sarà aspra lotta per la mischia, chiamata agli straordinari. Formazione labronica quasi al completo. La squadra si è allenata con il solito impegno nel corso di queste tre settimane, ma non è da escludere il rischio di arrivare arrugginiti dopo tre settimane di sosta, al cospetto di una squadra che viceversa, ha regolarmente giocato quattro partite nelle ultime quattro domeniche.