Per la crescita della società e di tutte le proprie rappresentative, è stato preziosissimo, per i Lions Amaranto Livorno, il successo nel bando promosso dal comune di Collesalvetti e relativo alla gestione, fino al 2026, dello spazioso plesso sportivo dell’‘Emo Priami’ di Stagno. Tutta la grande famiglia Lions (composta non solo dalla prima squadra, ma anche dalle formazioni giovanili, dagli Old e dalla compagine femminile, iscritta al torneo touch) si riconosce nella realtà di via Marx. È cresciuto in modo esponenziale il numero di supporters presenti alle partite interne della prima squadra, da quando, dal gennaio 2019, le gare si giocano a Stagno e non più – come accadeva fino a tutto il 2018 – sul sintetico del ‘Giovanni Maneo’, impianto in gestione del Livorno Rugby. Per gli amaranto, si respira, al ‘Priami’, un vero senso di appartenenza. E, non è un caso, che i risultati, sul campo centrale in erba naturale del plesso di Stagno, per la prima squadra dei ‘Leoni’, allenata da Giampaolo Brancoli, siano stati particolarmente brillanti. In tutto, prima della sospensione dettata dall’emergenza della pandemia, sul campo di via Marx, i Lions hanno giocato undici partite: quattro valide per il girone di ritorno della poule 1 del girone F di C1 2018/19, poi il trionfale match di ritorno dello spareggio play-off del 5 maggio 2019 con l’Olbia e infine, altre sei gare nella prima parte della stagione di B, girone 2 (il raggruppamento del centro Italia) 2019/20. Nove i successi e solo due le sconfitte, giunte contro il Modena e il Florentia, squadre di spessore che, al momento dell’interruzione del torneo di B, occupavano rispettivamente la terza e la prima piazza. Sul ‘Priami’, lo scorso 16 febbraio, i Lions hanno giocato la loro ultima gara in senso assoluto (affermazione ‘da infarto’, 22-19, con la Capitolina Roma cadetta). Dopo quella giornata (la prima di ritorno), il campionato di B 2019/20 è stato sospeso e annullato. Nei prossimi giorni sarà fatta chiarezza sulle modalità del torneo di B 2020/21: è da scartare l’ipotesi che possa partire entro poche settimane. Nella migliore delle ipotesi potrà scattare a marzo, con una formula da definire. Fermi gli impegni agonistici, non si è però fermato il ‘lavoro’ dei giocatori Lions e Granducato. Così come ha precisato la Federazione Italiana Rugby, tutte le attività di propria competenza non di interesse nazionale inserite nelle Regioni ‘gialle’ e ‘arancioni’ si possono svolgere con allenamenti in forma individuale e senza possibilità di accedere e utilizzare palestre e spogliatoi. Possono essere effettuate sedute di carattere esclusivamente atletico. L’importante, per le varie rappresentative Lions e Granducato, è proseguire il percorso di crescita – anche con sedute senza il classico ‘contatto’ – e lanciare un messaggio sociale, culturale e sportivo ben preciso in questo periodo difficile condizionato dall’emergenza del Covid-19. Tra l’altro, anche gli atleti che risiedono a Livorno e comunque non residenti nel comune di Collesalvetti possono effettuare, anche quando la Toscana è in zona ‘arancione’ , le sedute al ‘Priami’: nelle regioni ‘arancioni’ è infatti consentito, per gli allenamenti sportivi, uscire dal proprio comune di residenza. Non manca l’entusiasmo per proseguire in qualche modo l’attività. Ai tecnici e ai vari preparatori, non manca certo la ‘fantasia’: ‘inventandosi’ esercizi e giochi, fanno comunque divertire i propri giocatori, giovani e meno giovani. Anche quando la Toscana si trovava in zona ‘rossa’, con il ‘Priami’ chiuso, i giocatori hanno continuato la preparazione, con esercizi personalizzati, svolti all’interno della propria abitazione, nell’eventuale giardino e nei dintorni della casa.