
Sconfitte di misura per le due squadre u.16
04/11/2019
Lucchesi, tesserato Lions, in nazionale under 20
05/11/2019Il mese di novembre si è aperto, per le due squadre under 12 dei Lions Amaranto Livorno, con il raggruppamento effettuato, nel pomeriggio di sabato, sul campo ‘Coiano’ di Prato, quartier generale della locale società del Gispi. Nel programma originario, era previsto, per le due compagini amaranto un ‘doppio’ raggruppamento: una delle due formazioni doveva giocare al ‘Falchini’ di Rosignano, ma tale evento è stato annullato per l’allerta meteo. Dunque i ‘leoncini’ (atleti nati negli anni 2008 e 2009) si sono presentati tutti quanti in terra laniera. La rosa a disposizione di Brondi e Ubaldi è composta, in tutto, da ben 27 elementi. L’ampissimo roster testimonia l’ottimo lavoro svolto a livello giovanile dalla società dei Lions, che dall’anno della propria fondazione (nel 2000; solo nel 2007 è stata poi allestita una prima squadra) cura con grande attenzione il proprio vivaio. Nell’occasione, assenti (giustificatissimi) Tommaso Bertolini, Diego Baldaccini, Lorenzo D’Attoma, Filippo Consani e Davide Contincini, sono stati utilizzati questi 22 giocatori: Raul Rum, Rocco Pavesi, Edoardo Braccini, Alessio Di Blasi, Aurora Donati, Luca Del Nista, Paolo De Angelis, Manuel Maroni, Leonardo Fabbri, Nicola Montino, Gabriele Pannocchia, Achille Botti, Andrea Buscarino, Gabriele Casini, Giacomo Ubaldi, Matteo Russo, Alessandro Vasta, Enzo Monti, Matteo Nuti, Michele Mugnaini, Giordano Taddei e Maurizio Biagi. Al via del raggruppamento (o concentramento che dir si voglia), oltre alle due squadre amaranto, due rappresentative dei padroni di casa del Gispi, una della Colligiana ed una del Sesto Fiorentino. Insomma, solo (validi) avversari dell’interno della Toscana, nella circostanza, per gli amaranto. Si è disputato un girone all’italiana, con intense mini-partite per ciascuna delle formazioni presenti. Risultati in chiaroscuro per gli amaranto, ma ben più del numero delle mete messe a segno (e di quelle incassate) agli allenatori-educatori interessava verificare il grado di forma raggiunto e la crescita collettiva. Le risposte sono più che incoraggianti. Questo gruppo sa abbinare quantità (di atleti) a qualità (nel livello di gioco).